Endodonzia
TRATTAMENTO CANALARE
L’endodonzia è l’area specialistica che ha lo scopo di trattare le patologie della polpa dentale (comunemente chiamata “nervo”).
L’endodonzia, per la sua complessità, viene eseguita nella nostra struttura solo da quei medici che hanno una specifica competenza.
La Polpa dentale è situata all’interno del dente e le lesioni alla polpa dentale possono provenire da traumi, fratture o carie profonde. Sintomi indicativi di un problema endodontico includono:
- dolore spontaneo;
- sensibilità prolungata al freddo e/o al calore;
- dolore durante la masticazione.
Uno dei segni più comuni può essere la presenza di un ascesso o di una fistola (piccola pallina di pus sulla gengiva).
Nei casi di necrosi o infiammazione irreversibile della polpa dentale, la devitalizzazione è l’unica soluzione per salvare il dente ed evitare altre complicazioni.
Il trattamento endodontico consente, in combinazione con la successiva ricostruzione, di ripristinare la funzione masticatoria del dente.
Vi è inoltre la possibilità di effettuare un nuovo trattamento endodontico in un dente già devitalizzato che abbia causato dolore o gonfiore a distanza di tempo.
Con tale procedura, detta ritrattamento, tutto il contenuto della precedente devitalizzazione presente all’interno dei canali viene rimosso e segue la realizzazione di una nuova sagomatura delle radici e di un’otturazione tridimensionale. Dopo aver finito il ritrattamento viene eseguito il restauro del dente.
Sia con la devitalizzazione che con il ritrattamento, una volta messo un foglio di gomma per isolare il dente dal resto della bocca e dopo aver rimosso il contenuto dei canali ed i batteri, si effettua un’adeguata disinfezione del dente della durata di almeno 30 minuti e viene eseguito il riempimento dei canali con un materiale caldo in grado di occupare tridimensionalmente tutto il canale.
Il rilevatore d’apice (sofisticato apparecchio che segnala nel canale dentale il raggiungimento dell’apice da parte degli strumenti) e la radiografia digitale consentono di devitalizzare i denti con altissima precisione.
RITRATTAMENTO ENDODONTICO
Talvolta un dente già devitalizzato può dare origine ad un processo infiammatorio cronico, di origine infettiva, in corrispondenza dell’apice della radice, conosciuto comunemente con il nome di granuloma o cisti. Questa situazione può non dare alcun segno o sintomo, ed essere individuata durante esami radiografici di routine.
In altri casi può dare una sintomatologia acuta che va dalla lieve dolenzia del dente interessato, fino al dolore intenso che non risponde ai farmaci antidolorifici, che nelle manifestazioni più complete viene accompagnato da gonfiore (ascesso) che richiede una immediata terapia medica.
Queste infezioni colpiscono denti devitalizzati nei quali, all’interno delle radici, residuano materiale infetto (residui necrotici di polpa dentaria, batteri, tossine batteriche).
Questi denti devono essere curati al fine di rimuovere le cause che sostengono l’infezione: si deve procedere con un ritrattamento endodontico, eseguendo il completo rifacimento della devitalizzazione, con l’obiettivo di eliminare la carica batterica presente nei canali radicolari.
La prima fase della terapia è la corretta esecuzione di una radiografia diagnostica/preoperatoria al fine di ottenere tutte le informazioni sull’anatomia del dente in esame; successivamente si deve isolare il dente con la diga di gomma: questo strumento è irrinunciabile per l’esecuzione di una corretta terapia il cui obiettivo sia disinfettare i canali radicolari, e dunque il primo passo da fare è evitare di contaminarlo ulteriormente con i batteri di cui la saliva è ricca.
Si procede rimuovendo tutto il materiale presente all’interno dei canali e successivamente si esegue una detersione e sagomatura dei canali radicolari per mezzo di disinfettanti battericidi.
Infine si passa all’otturazione degli stessi con un materiale caldo.
È molto importante monitorare nel tempo il ritrattamento, eseguendo radiografie di controllo che consentiranno al dentista di pronunciarsi in merito alla guarigione e alla prognosi del singolo caso.
Il ritrattamento di un dente devitalizzato rappresenta sempre una terapia di grande difficoltà per l’operatore ed è una terapia che richiede grande esperienza clinica.
Numerose variabili rendono questa terapia estremamente indaginosa e presentano rischi di complicanze intraoperatorie e/o successive al ritrattamento stesso.