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Igiene e Prevenzione

IGIENE ORALE PROFESSIONALE

L’igiene orale professionale è così definita perché eseguita da professionisti laureati in igiene dentale. Scopo principale dell’igiene professionale è togliere la placca ed il tartaro sia sopragengivale che sottogengivale, non visibile e non raggiungibile dallo spazzolino, ed informare ed istruire il paziente al corretto mantenimento della salute orale nel lungo periodo.

Il tartaro e la placca sono responsabili dell’insorgenza di infiammazione gengivale che può progredire anche verso i tessuti ossei di sostegno dell’elemento dentario, dando vita ad una malattia che coinvolge un paziente su 2 sopra i 45 anni che è la malattia parodontale cronica dell’adulto (piorrea), la quale si manifesta con recessioni gengivali, perdita di supporto osseo, mobilità dentale ed infine perdita degli elementi dentali.

Nella pratica dell’igiene professionale si utilizzano, per la rimozione dei depositi di placca, strumenti a ultrasuoni e strumenti manuali.
Le sedute di igiene orale professionale includono anche un programma personalizzato di trattamento che si pone obiettivi ben precisi sempre in riferimento al quadro clinico del paziente. Questo comporta anche l’istruzione e la motivazione del paziente nel praticare le corrette manovre igiene orale domiciliare (lavaggio dei denti a casa).

ADULTI

Gli adulti devono spazzolare i denti sopra e sotto, all’esterno e all’interno, sulla parte masticante e fra un dente e l’altro. La pulizia deve essere fatta con le setole puntate contro il bordo della gengiva: lo spazzolino, inclinato di 45 gradi, deve scivolare con movimenti dall’alto verso il basso nel caso dell’arcata superiore e viceversa per l’inferiore. I denti non andrebbero, invece, spazzolati con un movimento orizzontale forte e vigoroso perché le setole dello spazzolino mosse parallelamente alla gengiva non rimuovono la placca sotto il solco gengivale, anzi tendono a pressarcela e a trascinarla negli spazi interdentali dove ristagna, favorendo l’insorgere di tartaro e carie.

FILO INTERDENTALE E SCOVOLINO

Per una corretta igiene della bocca è indispensabile anche l’utilizzo del filo interdentale e dello scovolino perché permettono di eliminare la placca batterica che ha aderito a quelle parti del dente che, affacciandosi sullo spazio interdentale, rimangono inaccessibili allo spazzolamento.

Ecco come procedere. Tagliare circa 50 centimetri di filo interdentale. Tendere bene il filo e stringerlo fra il pollice e il dito indice. Introdurre delicatamente il filo fra un dente e l’altro (senza colpire violentemente la gengiva). Eseguire un leggero movimento in modo da pulire le superfici dei due denti e sfilare il filo verso l’esterno della bocca.

Invece, lo scovolino deve essere impugnato e portato negli spazi interdentali sotto al punto di contatto per rimuovere i residui di cibo non raggiungibili dallo spazzolino.

QUANDO LAVARE I DENTI

I denti vanno lavati idealmente 30 minuti dopo i pasti, questo perché il cavo orale ritorna ad avere un PH lievemente acido e così si evita di associare un’azione meccanica abrasiva (con lo spazzolino) ad un ambiente acido.

ALIMENTAZIONE

Curare i denti significa anche curare l’alimentazione. La placca batterica, infatti, ha origine proprio dai residui alimentari, soprattutto dei cibi a elevato contenuto zuccherino. L’eccessivo contatto fra denti e zuccheri, infatti, facilita la produzione di acidi che corrodono lo smalto dei denti e, quindi, facilitano l’azione della placca batterica e della carie. Per aiutare i denti bisognerebbe ridurre il consumo di dolci, merendine e in generale di alimenti zuccherini, soprattutto quando si ha una certa predisposizione alla carie. La frutta, la verdura, gli alimenti integrali e il formaggio, invece, sono cibi particolarmente ricchi di vitamina D, di calcio e di fluoro, sostanze fondamentali per la salute dei denti. Inoltre, bisogna preferire i cibi crudi e duri a quelli molli, che tendono più facilmente ad aderire ai denti.

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